Tornano i malumori per Silvio Berlusconi che chiede alla premier Meloni un incontro a quattro occhi durante la telefonata di auguri.
Ieri la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha festeggiato il suo 46esimo compleanno e il primo da premier. Ringrazia gli auguri di tutti ma i più sentiti sono quelli che lei stessa si fa con un post sui social. Tra le varie telefonate anche quella dell’alleato Silvio Berlusconi. Il fondatore di Forza Italia coglie l’occasione degli auguri per chiederle un incontro privato anche se fonti del governo specificano che la premier non ha intenzione di andare ad Arcore, sarà quindi il Cavaliere a doversi spostare.
I rapporti tra i due sono stati minati, di nuovo, dalle accuse di Forza Italia al governo sulla questione delle accise attraverso le ripetute dichiarazioni del forzista Squeri. Il vicepremier Tajani però come sempre interviene a mettere una pezza e ribadisce l’amicizia che lega la premier Meloni e Berlusconi e soprattutto il sostegno del partito azzurro a questo governo. “Siamo sempre stati leali e lo saremo, pur facendo valere le nostre posizioni, perché il centrodestra è composto da forze diverse, e non è un partito unico” ha sottolineato il capo della Farnesina.
Il Cavaliere rivendica spazio e non si dà per vinto
Il Cavaliere però nella telefonata con Giorgia Meloni rivendica “pari dignità” chiedendo alla premier più spazio ed essere incluso nelle sue decisioni. A Berlusconi e al suo partito non è andata giù la decisione presa dalla presidente e dal ministro Giorgetti relative alle accise e al decreto trasparenza. Il partito dell’ex premier ha accusato i due di fare tutto da soli senza interpellare né lui né gli altri alleati.
Berlusconi conferma il suo sostegno al governo però mette in chiaro le cose: «Porteremo avanti le nostre battaglie europeiste e garantiste e non ammaineremo le nostre bandiere», quasi come un avvertimento alla premier che ha accusato gli alleati di mettere “il bastone tra le ruote” dicendo di dover lottare contro le opposizioni e non solo. Un chiaro riferimento a quanto emerso dai forzisti in questi giorni sulla questione carburanti in completo dissenso con il governo.
